PECHINO - «Molto è stato fatto, molto ancora è da fare per raggiungere l’obiettivo di una crescita equilibrata», sintetizzano in un documento condiviso i ministri delle Finanze e i governatori delle Banche centrali del G-20, riuniti nell’ultima ministeriale prima del gran finale di Hangzhou, a settembre. E c’è la consapevolezza che il quadro generale è ulteriormente complicato dall’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, una Brexit che dovrà avvenire in tempi certi ma ragionevoli. I ministri riuniti nel vertice hanno ribadito il no all’uso sleale dei cambi sulle valute estere e il no al protezionismo. Hanno sottolineato la necessità di lottare contro l’overcapacity, specie nell’acciaio, un’istanza già emersa al vertice dei ministri del Commercio appena due settimane fa su insistenza Usa. Hanno concordato sulla necessità di maggiore coordinamento tra le economie globali e sulla necessità di spendere di più per le infrastrutture. I giapponesi hanno riaffermato che non utilizzeranno stimoli pubblici per rivitalizzare l’economia.
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