Da un lato, il Vecchio Continente alle prese con l’obiettivo, non certo facile, di una politica unica per l’energia che rappresenta, per dirla con le parole di Guido Bortoni, numero uno dell’Autorithy per l’energia, «la migliore assicurazione contro i rischi sulla sicurezza degli approvvigionamenti, l’economicità delle risorse e il raggiungimento di target di sostenibilità ambientale». Dall’altro il mercato italiano che, come ha ricordato Roberto Chieppa, segretario generale dell’Antitrust, ha conosciuto, guardando all’energia elettrica e al gas, un’evoluzione «caratterizzata da una minore vocazione concorrenziale dipendente da ragioni storiche e da particolari caratteristiche industriali» e deve affrontare ancora diverse sfide per giungere a una piena apertura.
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