Migliora il clima nei pagamenti tra le imprese. Una conferma arriva dalla riduzione dei tempi medi per l’incasso, che nel 2016 si sono attestati a 86 giorni rispetto agli 88 dell’anno precedente e ai quasi 120 del 2014, nel pieno della tempesta scatenata dal credit crunch. Tempi più brevi, ma rimane il forte gap rispetto agli altri Paesi Ue. Lo scorso anno è calato di un quarto anche lo stock dei debiti scaduti, mentre gli indicatori sui casi di mancato pagamento segnano un -6% nella frequenza e un -13% nell’importo medio: il valore, ora, è pari a circa 14mila euro, oltre un terzo in meno rispetto ai 22.600 del 2013 e in avvicinamento ai 13.300 euro dell’era pre-crisi.
Se la situazione del mercato interno migliora leggermente anche grazie al ciclo deflattivo e all’attenuarsi del credit crunch, le imprese che esportano non devono ancora abbassare la guardia, perché il dato dell’importo medio non saldato oltre confine è cresciuto dell’8%, arrivando a quota 23mila euro.
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