Le somme saranno tirate soltanto a ridosso della presentazione del Def di aprile; e probabilmente dopo un confronto politico all’interno delle forze di maggioranza. Ma l’istruttoria tecnica sul dossier “riduzione costo del lavoro” va avanti; e tra le ipotesi sotto la lente della cabina di regia economica di palazzo Chigi e del Mef in queste ore ad essere monitorata con una certa attenzione è quella che prevede una decontribuzione più o meno piena, stile Jobs act, a favore del primo impiego, da affiancare, per gli under35, a una dote formazione portabile per agevolare nuovi inserimenti occupazionali nei casi di carriere discontinue.
Lo sgravio (senza penalizzare le future pensioni) potrebbe durare tre anni (come il primo anno di vigenza dell’incentivo Renzi-Poletti); ma molto dipenderà dalle risorse disponibili, che influenzeranno pure la percentuale dell’agevolazione (totale, oppure ridotta).
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