Anticipo pensionistico con prestito bancario (il cosiddetto Ape), ricongiunzioni non onerose, misure per i lavoratori «precoci» (quelli, cioè, che hanno lavorato per un certo periodo prima dei 18 anni di età) e per i lavori usuranti. Ma anche un «pacchetto» di interventi per chi è già in pensione ma con assegni troppo poveri: estensione della quattordicesima o della "no tax area". Sono queste le misure che saranno sul tavolo dell'incontro tra Governo e sindacati, ultimo round politico sul piano pensioni prima della pausa estiva. Al centro della discussione - preceduta mercoledì scorso da un tavolo tecnico - ci sarà sicuramente il nodo delle risorse: secondo i sindacati sarebbero necessari almeno 2,5 miliardi, ma secondo stime non ufficiali la dote utilizzabile in autunno oscillerebbe intorno agli 1,5 miliardi.
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