«L’Unione Bancaria finora realizzata non è né perfetta né completa. Le sue difficoltà sono quelle dell'intera Unione Europea. Chi ne vede l’irrinunciabilità e ne ha a cuore il destino deve lavorare con rinnovata determinazione a rafforzarla». Salvatore Rossi, numero due della Banca d'Italia, ha colto ieri l'occasione di un convegno tenutosi ad Altavilla Vicentina per chiarire quali sono le cose da fare rapidamente, se si tiene al futuro dell'Europa unita in campo bancario. Perché se è vero che «la Vigilanza unica - è da un anno e mezzo pienamente al suo posto, e nonostante il breve tempo e le oggettive difficoltà di coordinamento sta funzionando», invece «lo schema unico di risoluzione delle crisi bancarie è in funzione da poco ed è diverso dal progetto originario e presenta problemi di applicazione e rischi per la stabilità sistemica».
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