scritto da Infodata il 29/10/2014
I molti conflitti che scuotono il mondo (dall’Ucraina al Medio Oriente, passando per l’intero Nordafrica), fino a pochi mesi fa impensabili per virulenza e diffusione, che impatto avranno sul nostro futuro energetico? A questa domanda, cruciale per le economie occidentali, proverà a dare una risposta il 14° «Italian Energy Summit», incontro ormai tradizionale nel panorama dei più autorevoli convegni energetici europei, che si apre oggi nella sede del Sole 24 Ore. Il conflitto tra Kiev e Mosca ha portato alla luce la debolezza energetica dell’Europa, che l’anno scorso ha acquistato dalla Russia il 39% del gas e il 33% del petrolio globalmente importati. L’Unione Europea inoltre importa ormai il 53% di tutta l’energia che consuma per un esborso annuo globale di circa 400 miliardi di euro. La possibilità di un arresto anche parziale di quanto transita normalmente dall’Ucraina ci fa dunque chiedere se l’Ue sarebbe capace di superare l’inverno che incombe anche senza il gas russo.