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Marco Magnocavallo

Ceo & co-Fondatore Tannico

20/06/2017  
 
Imprenditore seriale, product manager ed esperto di nuove tecnologie.  Marco è co-fondatore e amministratore delegato di Tannico, l’enoteca online leader in Italia e di Boox, l’acceleratore per startup digitali con in portafoglio una quindicina di aziende tra cui Cortilia, Iubenda e Velasca.
Nei primi mesi del 2013 Marco ha fondato Tannico, il market leader italiano nella vendita di vino da enoteca con un catalogo formato da oltre 10.000 etichette e da più di 1.500 cantine. A poco più di quattro anni dalla sua nascita, Tannico.it ha già servito oltre 50.000 clienti e raccolto più di 5 milioni di Euro di investimenti da fondi istituzionali e da privati. Tannico è attiva anche nel settore B2B con i servizi Tannico Intelligence, per supportare le cantine nell’analisi dei dati di marketing e con WinePlatform, la piattaforma che permette alle cantine di effettuare le vendite al cliente diretto in Italia, Europa e diversi paesi extraCEE sfruttando le soluzioni tecnologiche e logistiche di Tannico. 
Tra il 2011 e il 2013 Marco è stato Venture Partner in Principia SGR, una delle maggiori realtà operanti nel settore del venture capital italiano per masse gestite, potendo contare su una dotazione complessiva di circa 90 milioni di Euro, gestiti tramite due fondi chiusi. In Principia Marco ha guidato l’investimento in DoveConviene, Neodata, Vivocha e Simplicissimus Book Farm. 
Nel 2005 Marco ha fondato Blogo, divenuta in brevissimo tempo il più visitato ‘vertical blog network’ in Europa con più di 11 milioni di utenti unici mensili e operante in 5 paesi. La società è stata poi venduta interamente (inizialmente una quota a Dada/RCS e successivamente a Populis per 8,5 milioni di dollari). 
In precedenza, ha fondato la web agency Communicate! dedicata a progetti web per grandi clienti quali Poste Italiane, McKinsey, Daimler Chrysler e Lycos.  La società è stata in seguito venduta a una società in fase di pre-IPO. Successivamente, si è occupato di un MBO  (management buy out) di un ISP italiano con più di 8000 SME clienti, ristrutturandone la struttura e il business fino a riportalo alla profittabilità e quindi rivendendolo a investitori privati.

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